Nel 1377, attraverso l’emanazione dell “magna charta delle libertà bormiensi”, il comune riprese autonomia ed ottenne importanti privilegi. Il potere venne affidato al Podestà di Bormio. Egli rappresentava l’autorità superiore e godeva di un potere direttivo e costrittivo.Senza di lui gli organi comunali non potevano agire.
Da allora e per tutti i due secoli successivi, il Contado fu al centro della rotta commerciale che collegava Venezia con il nord Europa. Grazie a posizione strategica e alla possibilità di imporre dazi in via esclusiva sulle merci di lì in transito, poté svilupparsi economicamente. Nel 1400 la popolazione era di 5.000 abitanti e sul territorio si potevano contare 32 torri.
La prosperità durò sino al 1487 quando la località cadde sotto l’assedio dei Grigioni, divenuti più potenti in seguito all’accordo delle Tre Leghe. Da quel momento gli Sforza concessero anche alla Repubblica delle Tre Leghe la possibilità di imporre dazi al pari di Bormio. Il Contado, a causa della peste e dell’instabilità politica e militare della zona volse verso il declino e nel 1512 divenne un protettorato sottoposto al dominio delle Tre Leghe.
Degno di nota fu intorno al 1500 il Podestà Gio’ Giacomo Vismara Cavaliere Aulico e Consigliere Segreto del Duca di Milano.
La stessa denominazione di “Magnifica Terra” o “Magna Terra di Bormio et honorate valli”, assegnata in passato a tutta la zona, al di là degli aspetti naturali, definisce un territorio circoscritto nella sua autonomia, orgoglioso, sin dai tempi più lontani, della sua vita sociale.
Con l’arrivo di Napoleone e l’annessione alla Repubblica Cisalpina terminò anche l’indipendenza del Contado di Bormio, che seguì la stessa sorte della Lombardia, dapprima sotto gli Asburgo poi nel Regno d’Italia.
Monumenti e luoghi di interesse
* Collegiata: costruita nell’803, fu ricostruita dopo un devastante incendio avvenuto nel 1621 a causa dell’esercito spagnolo. All’interno è caratterizzata da due armadi di stile rustico del XVII secolo. Nell’abside sono conservate due tele del Prina risalenti al XVIII secolo.
* Oratorio S.Vitale: realizzato nel 1196, con uno stile tipicamente romanico, conservante resti di affreschi del Trecento sulla facciata, che rappresentano gli emblemi dei vari artigiani.
* Kuerc: risale al XIV secolo, nel pieno periodo dell’autonomia bormina, ed era il luogo dove un tempo avvenivano le adunanze e si amministrava la giustizia. Sulle sue colonne venivano infatti affissi i decreti e le sentenze. Situato in Piazza Cavour di fronte alla Collegiata.
Eventi della Tradizione
Gabinát:
Il Gabinát è un’antica tradizione in uso nella giornata del 6 di gennaio. Dai vespri della vigilia sino a quelli del giorno dell’Epifania si scatena fra la popolazione locale una vera e propria gara nel prevenire quanti si incontrano col motto “Gabinat!”. Colui che è stato prevenuto deve “pagare” il Gabinat entro il 17 gennaio, giorno di Sant’Antonio, offrendo semplici dolci o una bicchierata. Gabinat è un parola dialettale che deriva dal tedesco geben-nacht ovvero notte dei doni e indica il giorno dell’Epifania.